Come è possibile fondare filosoficamente le società liberal-democratiche? A partire dall’influente tentativo di John Rawls in Una teoria della giustizia è invalso uno stile giustificativo procedurale e razionalistico, che insiste sull’individuazione di condizioni le più possibili neutrali e universalizzabili, che valgano per tutti i partecipanti al club della cittadinanza. I tentativi più notevoli di fondazione del consenso liberale nella filosofia politica americana si sono mossi lungo questa linea. Ma è possibile una fondazione razionale del consenso che non sia anche una fondazione metafisica dell’individuo liberale? Il presente studio, attraverso un’analisi dei pensatori che più hanno segnato la riflessione sull’idea di consenso razionale – Rawls, Dworkin, Ackerman, Gauthier –, individua una risposta nella tensione fra le nozioni di consenso tacito, natura umana, individuo.